Pesce e memoria, un falso mito

Numerosi studi condotti a livello mondiale hanno dimostrato che non esiste alcuna correlazione scientifica tra fosforo e memoria.
Il fosforo non è un alleato della memoria, ma (insieme al calcio) è molto utile per la formazione di ossa e denti, come componente del sistema nervoso sotto forma di fosfolipidi e fornisce alle cellule energia per trasportare i vari nutrienti. Inoltre, facilita l’utilizzo delle vitamine da parte dell’organismo.
Il pesce contiene discrete quantità di fosforo, ma alcuni alimenti, come uova, noci, nocciole, cereali integrali, fagioli, alcuni formaggi, yogurt, carne e olive, ne contengono di più. Inoltre, il fosforo contenuto in quest’ultimi viene assorbito meglio rispetto a quello presente nel pesce.
Una maggiore assunzione di questo minerale non aumenta le facoltà mentali. Di conseguenza, il rapporto tra consumo di pesce e sviluppo del sistema nervoso non dipende poi così tanto dal fosforo, ma piuttosto dalla quantità dei cosiddetti “grassi buoni” presenti nelle sue carni (soprattutto gli Omega 3).
Per anni siamo stati portati a credere che il pesce contenesse dei livelli tali di fosforo da renderlo utile per la memoria, ma oggi sappiamo che si tratta di un falso mito.

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