Covid, anche le forme lievi possono causare danni cerebrali

Neuroni danneggiati o morti, micro sanguinamenti e gravi forme di infiammazione sono stati riscontrati in primati affetti da Covid-19, anche in assenza di gravi sintomi respiratori, probabilmente a causa dell’insufficiente afflusso di sangue al cervello.
I risultati, pubblicati sulla rivista “Nature Communications” della Tulane University di New Orleans, Louisiana (Stati Uniti d’America), fanno luce sulle origini dei sintomi neurologici (ad esempio, mal di testa e confusione) che colpiscono alcuni pazienti e che possono persistere nel cosiddetto “Long Covid“.
La ricerca è stata condotta presso il Tulane National Primate Research Center, dove la ricercatrice Tracy Fischer studia da anni i cervelli di primati non umani. Nella primavera del 2020, il centro ha avviato uno studio sul Covid-19 per indagare gli effetti del virus SarsCoV2 sul tessuto cerebrale degli animali infetti.
I risultati hanno immediatamente messo in evidenza un grave stato di infiammazione e danni cerebrali (inclusi neuroni danneggiati o morenti), coerenti con un ridotto apporto di sangue e ossigeno al cervello. Inoltre sono state riscontrate micro emorragie circoscritte.

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