Disturbo da stress post-traumatico

Il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) è una forma di disagio psichico che si sviluppa dopo un’esperienza altamente sconvolgente. Definito e studiato negli Stati Uniti, soprattutto dopo la guerra del Vietnam e il suo impatto sui veterani, il PTSD può manifestarsi in persone di tutte le età, dai bambini agli adulti, e può anche svilupparsi nei familiari, nei testimoni o nei soccorritori coinvolti nell’evento traumatico. Il disturbo da stress post-traumatico può anche derivare da un’esposizione ripetuta e persistente a eventi di violenza e di degrado.
La diagnosi di PTSD non è né unica né semplice, in quanto è una condizione complessa e psicologicamente dolorosa causata da molteplici fattori, inclusi quelli personali e ambientali.
I fattori che sicuramente contribuiscono allo sviluppo dei vari livello di disturbo da stress post-traumatico includono le caratteristiche specifiche degli eventi o il grado di esposizione della vittima, la storia clinica, psicologica e familiare dell’individuo e le modalità di intervento nel periodo post-traumatico.
E’ stato ad esempio dimostrato in vari studi che, soprattutto nei bambini e negli adolescenti, anche l’esposizione all’evento disturbante attraverso i social media può produrre una condizione di PTSD.
Alcune vittime manifestano ansia e stati di scarsa memoria che si risolvono con un trattamento appropriato e nel tempo. In altri invece, gli eventi traumatici possono portare a effetti negativi a lungo termine, come evidenziato da numerosi studi su persone che hanno subito violenze, torture e abusi continui.

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