L’inutilità della metà dei farmaci in commercio

A dirlo è proprio colui che conosce benefici ed effetti collaterali di ogni farmaco; Silvio Garattini, Scienziato, Farmacologo e Presidente dell’Istituto Mario Negri di Milano.

1 farmaco su 2 è inutile e lo sono sia quelli comprati senza prescrizione sia quelli che ce l’hanno.

 

Qual’è il percorso di una farmaco per arrivare in commercio?

Innanzitutto i farmaci devono essere approvati a livello europeo dall’ EMA che deve garantire tre cose: sicurezza, efficacia e qualità. Ma la vera domanda è qual è il valore in più di un farmaco rispetto a quello che esiste già in commercio? Il valore terapeutico ovviamente. Ma nel mercato farmaceutico non è proprio così; anzi. Il risultato è un panorama intasato di farmaci con lo stesso principio attivo ma con nome diverso.

Un caso emblematico è il caso di pre-ipertensione inteso anche come pre-diabete. Un tempo infatti, 120 di glicemia era ritenuto normale. I medici consigliavano di migliorare lo stile di vita e di fare più esercizio fisico. Oggi, si definisce il pre-diabete che fa si che siamo già tutti malati, prima di esserlo, e spinge ad acquistare farmaci.

 

Il concetto di “nuovo” come migliore del vecchio

Non c’è alcuna prova che sia così. Infatti, i test fatti dalle aziende non vengono fatti su un gruppo di farmaci ma contro il placebo. I pazienti vogliono che i nuovi farmaci siano efficaci di quelli e giustamente quelli in commercio andrebbero tolti e sostituiti ma, non è così. Il sistema non funziona perché basti citare il caso della Campania che spende procapite il 20% in più della Lombardia. I pazienti campani sono più malati di quelli lombardi? No, semplicemente i medici prescrivono quelli più costosi aggravando la spesa per il servizio sanitario che schiera farmaci superflui. Dal 2013 al 2016 il governo ha dato al Servizio Sanitario 2 miliardi e 800 milioni in più di cui 2 miliardi li ha presi il settore farmaceutico per l’aumento della spesa.

 

Circoli viziosi

La maggior parte delle depressioni è di tipo reattivo. Appena non siamo felici sentiamo che dobbiamo ricorrere al farmaco. Per gli anziani, la sedazione, aumenta il rischio di cadute e fratture. Le benzodiazepine per forma di ansia gravi sono utili ma l’eccesso del loro utilizzo ha dell’incredibile. Poi, danno dipendenza.

Dobbiamo entrare nell’ottica che ogni farmaco ha degli effetti tossici e che rischia di creare una sorta di circolo vizioso in cui più prendi farmaci, più ti intossichi, più vai all’ospedale o più hai bisogno di altri farmaci e così via. Il Mercato enfatizza i benefici ma non comunica i danni.

Paradossalmente, siamo consumatori di farmaci ma diffidiamo della scienza. È il caso del vaccino; molti genitori scelgono di non vaccinare i figli ma questi sono assolutamente necessari perché sono i farmaci più sicuri; si usano poche volte e durano per tutta la vita.

Il vaccino dell’influenza per esempio protegge l’80% e considerato che ogni anno 5-6 mila persone muoiono di influenza, è consigliabile.

 

Quanto conta lo stile di vita?

Moltissimo. Non fumare, non consumare alcolici, mangiare in quantità corrette aiutano a mantenersi sani perché la salute è un diritto ma prima di tutto, un dovere.

 

Tratto da: https://www.panorama.it/news/silvio-garattini-medicine-farmaci-inutili